Cinquanta sfumature di rughe
- Admin
- 16 dic 2016
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Che donna che sei, Shyrley! Che gran pezzo di donna.
Ecco sì, non c'è altro modo per definirti, se non quello di gridare al mondo, affacciata a quella finestra scrostata, che sei una gran donna."
A poche ore dal suo compleanno, quello che avrebbe sancito il passaggio al mezzo secolo, stava apprezzando quella bella arietta piena di particolati e altri microparticelle inquinanti che si depositavano libere negli strati più superficiali dei bronchi. Diede un paio di colpi di tosse, ma con eleganza, come solo una signora sa fare.
Lo sapeva bene Alice - che tuttavia amava riferirsi a se stessa con l'hollywoodiano nome di
Shyrley nel suo intimo - che gli anni migliori se ne erano ormai andati. Laggiù, in quel mondo che ancora non aveva capito, nonostante fosse maturata in lei la convinzione di aver preso parte a un viaggio tutt'altro che irreale.
Cinquantanni. Già.
Segnati, tutti, uno dopo l'altro, su quel bel volto che cominciava a marcare impietoso i segnali di una nobile quanto ineluttabile decadenza.
" Signora, di sotto la stanno aspettando ". Una voce calda e rassicurante interruppe il suo momento privato.
"Si. Puoi annunciarmi, sto per scendere" disse poi, sfiorandosi con leggiadria quel profondo solco che si era formato a lato delle sue rosee labbra.
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